Era il 25 giugno 2009. Un giorno come tanti altri divenne, involontariamente, da quell’anno, quello che ricordava la morte improvvisa di Michael Jackson.
Fu una notizia bomba, inaspettata, assurda da credere per chiunque.
La scomparsa inaspettata di un artista internazionale di quel calibro diventa improvvisamente qualcosa di sconvolgente per chiunque. Michael, poi, proprio poco tempo prima, aveva tenuto una conferenza stampa per raccontare il suo ritorno sulle scene.
Michael si trova nella sua villa a Holmby Hills. Si sente male. Ha un malore. Con lui c’è solamente il dottor Murray, il medico assunto dalla Aeg Live. Spiega che nella notte del 24 giugno ha somministrato benzodiazepine a Michael ma che non aveva sortito alcun effetto. Così, alle 10.40 decide di dargli anche il Propofol. E’ un anestetico. E per riceverlo, il paziente deve essere attaccato ad una pompa d’infusione. Così non è.
Il medico si allontana. Dice per un paio di minuti, solo per andare in bagno.
Quando alle 10.52 ritorna in camera, si accorge che non respira più.
Secondo le indagini, nell’ora in cui il dottor Murray somministra il farmaco, sarebbe stato al telefono contemporaneamente con due cellulari. E da uno di questi, avrebbe mandato una mail alla Lloyd’s Insurance,l’assicurazione dei concerti londinesi per rassicurarli sulla condizione di salute del cantante. Ma Michael era già morto.
Iniziano i misteri. In tanti ritengono assurda questa condizione di salute così delicata del paziente quando, alcuni video delle prove, mostrano l’artista in perfetta forma mentre, qualche giorno prima, si esercita nelle prove per il tour imminente. Un crollo fisico così improvviso?
Molte persone ritengono tutto questo una messinscena. La morte non sarebbe mai avvenuta e, ovviamente, Michael sarebbe ancora vivo da qualche parte del mondo, libero dalla pressione mediatica, dagli impegni del tour che gli provocava ansia e angoscia. Libero da tutti e da tutto.
Infine, la tesi secondo la quale, Michael era pieno di debiti e minacciato dagli illuminati. Quale modo migliore se non quello di fingere la sua morte?
Ci sono tante tesi e ulteriori teorie che mettono in dubbio questa misteriosa morte e comunque la analizzano con scrupolosa attenzione.
In questi giorni è stato pubblicato un libro dal titolo "Michael Jackson è vivo?", scritto da Margie Stewart pubblicazione Lulu, che raccoglie testimonianze ed articoli che mettono appunto in dubbio l'improvvisa scomparsa del re del pop.
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mercoledì 13 novembre 2013
Michael Jackson, dubbi ed indiscrezioni sulla morte improvvisa
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